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Tratto da www.all-around.net
Roma vince finalmente all’overtime contro Treviso tra le polemiche nel finale
ROMA – Quanto può costare un lancio di un asciugamano in uno scatto d’ira ? A Sasha Djordevic ed alla sua caparbia e volitiva Benetton potrebbe addirittura costare la stagione, vedasi alla voce “Playoff”. Sì, perchè questo lancio del pezzo di spugna all’indirizzo della propria panchina dando le spalle alla terna arbitrale, nel mentre Roma si apprestava a giocare palla in mano dopo il timeout di Calvani a 26″ dal termine del supplementare e dopo che un minaccioso Facchini avesse minacciato un tesissimo Djordevic sempre troppo spesso al limite del suo spazio (se non oltre la fatidica linea di demarcazione della sua area tecnica di competenza per buona parte della gara), provocava il tecnico fischiato da Lanzarini che di fatto chiudeva la gara. Quattro liberi per Roma, messi tutti dentro da Datome, fallo poi per Maestranzi sul possesso successivo e la pallida e smunta Roma, alla quale tremava la mano dalla lunetta in passato, archiviava la pratica, ringraziando di fatto Djordevic e la sua scelleratezza.
Ma la gara, anche se questo episodio ne ha pesantemente condizionato l’esito finale, non è stata solo questo. E’ vero che nel terzo periodo un altro discusso episodio aveva incrinato il naturale equilibrio del gioco visto sino a quel momento, un equilibrio che diceva Roma avanti di ben 11 lunghezze sino a quando Sani Becirovic, polemico ex della gara, s’ergeva a cattivo protagonista simulando un fallo di reazione subito da un volenteroso e positivo Clay Tucker, reo di averlo prima colpito con una gomitata eppoi d’averlo sospinto facendolo andare per le terre.
Caiazza e Facchini comandavano il doppio fallo con espulsione ma, alla fine del leggero momento di tensione sul parquet (in un contesto assolutamente maschio ma di tranquillità totale), Lanzarini toglieva dal campo il solo Tucker tra lo stupore generale. Quattro liberi per Treviso e subito dopo tripla letale di Moldoveanu et voilà, gara completamente riaperta e Treviso che passava dall’inferno del -15 e del -11 al solo scarto di -4, ingaggiando da quel momento con i rivali un’altra partita fatta di estrema tensione, facendo pesare di colpo l’importanza della sfida per le due contendenti.
Sino a quel punto Roma aveva sempre avuto più o meno il comando delle operazioni andando a far male dove la Benetton attualmente soffre, e cioè nel cuore del verniciato e scavando un solco di ben 15 punti al 27° sul 58-43 grazie ad una tripla di Gordic. Ma subito dopo il fatto appena riportato la sfida mutava, radicalmente anche. Priva del principale terminale offensivo, un Tucker questa sera poco dedito alla recente ed applaudita versione assist-man ma deciso a metter dentro ogni pallone che gli giungeva tra le mani, la Virtus era giocoforza costretta a rivedere completamente il proprio assetto offensivo, specie nei tempi delle uscite dei blocchi, chiamando perciò agli straordinari un buon Kakiouzis, un discreto Mordente ma soprattutto chiedendo aiuto alla coppia Varnado-Datome, autentici mattatori della partita assieme ad un solidissimo Slokar. Fuori Tucker, partito inopinatamente per Istanbul Dedovic, improvvisamente Roma si scopriva corta e molto bene ne approfittava Treviso: accortasi che in area avrebbe trovato perenni dolori tra le grinfie di un monumentale Varnado, Bulleri e De Nicolao prima e Becirovic dopo armavano spesso la mano da fuori per Thomas (prova un pò sotto tono la sua), e per Moldoveanu, trovando nel quarto finale un immenso Marcus Goree che dai 6,75 faceva soffrire come non mai i tifosi capitolini, abbonati ai dolori di cuore ed alle gocce di Coramina.
Che Treviso avrebbe potuto soffrire in difesa la rapidità della Virtus lo si sapeva ma che Varnado avrebbe letteralmente terrorizzato chiunque s’affacciasse in maglia biancoverde nell’area romana, beh, questo lo si poteva prevedere di meno. Il solo Ortner (14 p.ti per lui, 7/9 da 2), riusciva a tenere testa al centro di Brownsville mentre Goree e Cuccarolo faticavano e non poco a metter dentro qualche canestro nei pressi del cotone. Perciò l’ACEA edificava la prima vittoria al supplementare casalinga (dopo le sconfitte contro Caserta, Avellino e Varese), specie costringendo gli avversari a tentare la sorte da fuori, provocando però pochi tiri puliti nell’arco dei tre periodi, cosa che invece di colpo cessava all’uscita di Tucker che costringeva i ragazzi di Calvani a chiudersi istintivamente ancora troppo nel proprio fortino, esponendosi perciò troppo al fuoco nemico dalla fatidica linea dei sogni. Ispirati da un determinatissimo Becirovic (16 p.ti per lui, 19 di valutazione con 3 assist), la Benetton con le unghie e con i denti colmava il gap proprio in extremis facendo vedere letteralmente le streghe ad un ACEA sbalordita ma lucida, questa volta. Sugli scudi Marcus Goree (chi aveva detto che fosse finito ?), autentico fromboliere dalla lunga, capace di ergersi ad indiscusso MVP della sfida, soffiando il titolo ad un elastico e reattivo Varnado.
Una vittoria importante quindi per i capitolini che possono coltivare ancora il sogno dei Playoff nonostante Varese abbia battuto Sassari, una gara condotta con fiera determinazione, con le solite sbavature in determinati momenti della gara (vero, Gordic e Maestranzi ?), ma questa volta decisa a non farsi buttar giù per l’ennesima volta al supplementare. No, sarebbe stato troppo.
Sasha Djordevic parte con Viggiano, Mekel, Ortner, Goree e Thomas mentre Calvani risponde con Gordic, Tucker, Datome, Varnado e Slokar. Il play israeliano parte forte, 4-5 al 3° e cinque punti suoi per Treviso ma poi si spegne mentre Roma attacca con successo il ferro dove i veneti soffrono, con Thomas che regge a fatica un ispirato Tucker. Anche Gordic arriva uno contro zero al ferro ma sbaglia clamorosamente i due punti, non Varnado ed al 5° si è 8-7. Bulleri per un Mekel affaticato e Cuccarolo per Ortner è la mossa di Sasha per arginare lo strapotere nel pitturato di Roma ma Varnado è una piovra, Goree sbaglia troppo da sotto in quanto intimorito dalla semplice presenza del centro stelle e strisce. Acea a +5 al 7°, 13-8 con Slokar sempre al ferro, Djordevic è teso, anche Becirovic dentro e lo prende Mordente che si trova con Maestranzi adesso. Tucker per il +7 (15-8) all’8° mentre Becirovic ruba il tempo a Varnado che stava per accomodare altri due punti nel cotone. L’Acea comunque c’è, è presente mentre la difesa di Treviso balla molto e senza le stelle: troppe crepe, troppa lentezza nei recuperi, maglie larghe a ridosso del pitturato. Sani Boy decide però d’entrare in gara: 4 punti ed un assist spettacolare per Cuccarolo che fa buono più fallo: 18-15, poi ci pensa Tucker (ottimo primo periodo per lui), da 3, si chiude 21-15 per i padroni di casa un periodo nel quale Roma poteva essere molto più avanti se non si fosse “mangiata” almeno 3 comode conclusioni da sotto.
Secondo periodo, ora per Calvani c’è Kakiouzis mentre Moldoveanu viene confermato contro Tucker. De Nicolao mena ora le danze mentre Mordente fa diversi pasticci in attacco, perdendo, recuperando e riperdendo un possesso in modo incredibile. Ortner tiene a galla la Benetton in attacco mentre adesso sull’altro del campo gli ospiti appaiono più propensi a darsi da fare in difesa. Kakiouzis, da qualche turno appannato, fa segnare e segna ma è sempre Ortner che fa pentole e coperchi per Djordevic, Varnado non è in campo da un pò per due falli e bisogna logicamente “approfittarne”, segnando solo lui sino al 14°, 25-21 per l’Urbe, un mini-parziale personale da 0-6. Ma l’austriaco non è un fine dicitore, perde un pallone consentendo a Slokar di tenere botta nel punteggio con un rimbalzo in attacco. Tripla di Viggiano, 27-24 al 16°, cerca d’imitarlo Mekel senza riuscirci mentre Maestranzi esce per Gordic dopo un simpatico palleggio sui piedi. Goree da sotto, 27-26 ma sempre Slokar con un altro rimbalzo offensivo, 29-26. Tucker sembra carico a pallettoni, prova a fare un coast-to-coast mettendoci un energia poco usuale per lui ma senza grande successo dimostrando però presenza e voglia di farsi da fare. Thomas non la mette dentro ed allora Datome lo punisce sempre dalla lunga, 32-26 con Sasha che deve chiamare tempo, chiede esperienza e rimette Sani Boy con Bulleri ma lo stesso play di Cecina fa un fallo in attacco poco intelligente. Treviso cerca però di applicarsi meglio dietro, non è uno spettacolo mirabile, se poi Tucker forza i tiri….Becirovic e Moldeveanu attaccando il ferro, 32-30 e Calvani chiama tempo. Gordic sfonda centralmente appoggiando al vetro, come all’inizio del primo periodo e Viggiano spara a salve da 3. Lo imita un Tucker dalle polveri bagnatissime a fil di sirena (zero punti per lui nel periodo), si chiude sul 34-30 per l’ACEA.
Poco spettacolo ma l’intensità c’è, la posta in palio è alta, se Treviso riuscirà ad arginare le penetrazioni per Roma saranno dolori, mai visto in casa la Virtus tirare così poco dalla lunga (2/6). Se i padroni riusciranno a tenere la doppia cifra di vantaggio alla fine del terzo tempo potranno portare a casa la gara, caso contrario i trevigiani potranno fare leva sulle ataviche difficoltà degli avversari di gestire gli arrivi in volata.
Terzo quarto, c’è di nuovo Varnado per Calvani mentre Bulleri prende il posto di Mekel. Goree schiaccia…Sul ferro, ne approfitta Datome che fa buono più fallo in contropiede, 39-30 al 21° dopo che Varnado, non si sa come, la mette dentro tra tre avversari da sotto. Il centro americano è comunque un iradiddio, Ortner lo deve fermare con un fallo, Roma domina in area e Djordevic si siede un pò sconsolato in panchina. Massimo vantaggio per Roma, +11 sul 43-32 con Tucker che riprende feeling con il canestro ma Viggiano ci mette la classica pezza. Treviso è a zona, Datome forza e Thomas esce dal torpore offensivo mettendola ancora da tre. Ma è sempre Slokar che raccoglie un rimbalzo dalla testa di Goree (forse un pò in debito d’ossigeno), e dopo Ortner che segna da sotto, ci pensa Gordic a metterne 5 di fila, 50-40 al 25° con Djordevic che non può esimersi dal chiamare timeout. Mekel va, ma va anche meglio Varnado che per pochissimo non mette dentro il canestro dell’anno su invito di Gordic, alzandosi oltre il tabellone per schiacciare ad una mano. Anche Datome va che è un piacere, gioco per tre da lui e subito dopo in transizione Gordic infligge il +15 segnando da tre, 58-43 al 27°. I verdi di Treviso sono in crisi, solo Becirovic cerca di arginare le falle che s’aprono ogniddove ricucendo un pò lo strappo, 58-47 con suoi 4 punti eppoi si becca con Tucker, a nostro avviso provocando l’ala americana e simulando un colpo mai ricevuto (sotto i nostri occhi), cadendo a terra all’indietro. Gli arbitri decidono prima di espellerli entrambi, poi esce solo Tucker dal campo tra le proteste generali mentre Becirovic no, va in lunetta per 4 volte, 58-51 e palla di nuovo ai verdi e Moldoveanu la mette da 3: incredibile, 58-54 quando la gara era bella che indirizzata per l’ACEA….Slokar dalla lunetta, poi Ortner e dopo Kakiouzis da 3 più due liberi per Slokar forse spinto a rimbalzo, mah….Non se ne sentiva il bisogno di questa tensione. Ma la Virtus questa sera è fredda e cinica, Gordic chiude il periodo da 3, finisce un parziale 33-28 con un totale di 67-58.
Ultimo quarto, Becirovic rientra in campo tra gli ululati di disapprovazione del Palazzo e quando sbaglia una tripla
abbastanza comoda, i fischi son tutti per lui. Calvani punta sul doppio play, Gordic con Maestranzi più Mordente e Varnado che fa 2/2 dai liberi. De Nicolao lotta cercando d’armare Goree, riuscendoci dopo le grigie rimediate contro Varnado, e dopo si mette in proprio da 3, 71-66 al 33°. Roma soffre l’assenza di Tucker, era logico, Thomas rimette tutto in gioco a modo suo da 3 e Becirovic sbaglia la tripla del sorpasso, Treviso ora è lì, non molla. Ma quando meno te lo aspetti, o meglio, quando tutti se l’aspettavano, Facchini chiama un antisportivo di Thomas su Varnado. Poi accade che per un fallo di Slokar su Becirovic lanciato a canestro, sul 73-71 per la Virtus, Djordevic becca un tecnico. Bulleri sostituisce per un colpo subito al gomito Sani Boy e fa 1/2 mentre Maestranzi fa invece 2/2. Ora la tensione c’è, si taglia col coltello ed i colpi sono duri ad ogni contatto. Slokar va in lunetta (Treviso è già in bonus), 77-72 per Roma e Djordevic chiama tempo per gli ultimi 3 minuti di gioco al 37°. Goree va di lunetta, 77-74, tutto può ancora accadere. Varnado da sotto e Bulleri sbaglia un rigore per lui, poi ci pensa Marcus Goree a riaprila del tutto mettendola da 3, 79-77 e Calvani chiama tempo dopo una persa sanguinosa di un Gordic troppo lezioso. Ed all’uscita del tempo ancora Goree da 3, incredibile, Treviso sopra di uno al 39°, 79-80. Datome fa 2/2 dalla lunetta ma è sempre Goree, on fire che sempre da 3 castiga Roma: 81-83. Però c’è Varnado, 2/2 anche lui dalla lunetta, 83-83 a 38″ dalla fine. Rientra Becirovic, la Benetton non la gioca benissimo ma tiene il possesso su di una mezza tonnara sotto canestro ad 11″ dalla fine. Roma ha ancora 2 falli da spendere, li spende e mancano 4″ per l’ultimo tiro della gara. S’incarica Becirovic di tirare ma sbaglia, ancora overtime per Roma !!
Datome apre il sesto supplementare della stagione per i capitolini, il quarto in casa, con un bel canestro in entrata. Bulleri sbaglia un altro rigore su di un errore di passaggio di Maestranzi, imitato subito dopo da Gordic che innesca Viggiano che sbaglia ma il rimbalzo è di Thomas, fallo, 2/2, parità. Anthony si fa perdonare con una tripla da distanza siderale, 88-85 ma sempre Thomas riporta a contatto i suoi, 88-87. Poi va in lunetta Goree, freddissimo, e Treviso va sopra di uno per un fallo di Mordente, 88-89. Dall’altra parte del campo Gordic fa lo stesso, 90-89 al 44°. Inutile parlare di tensione…..Bulleri, silente come mai in attacco, la mette proprio da tre al momento giusto, 90-92 e Datome replica ancora, 92-92. Ormai è tutta una battaglia di nervi. Fallo dubbio a favore del solito Goree che fa valere la sua esperienza, lunetta e sempre 2/2. Mancano 26″, Calvani chiama tempo, 92-94 ma Djordevic ne combina una grossa, si fa espellere in modo grottesco sfidando quasi la terna arbitrale, dopo aver lanciato un asciugamani. E Datome fa 4/4, fallo più tecnico e palla per Roma, 96-94 ed è finita, i secondi finali sono solo per stabilire lo scarto finale nel punteggio mentre Goree ne mette un’altra dalla lunga, coronando una prestazione balistica eccellente, finisce 102-99, punteggio purtroppo segnato dalla clamorosa ingenuità di Djordevic che forse costa i Playoff a Treviso.
Sala Stampa
Djordevic
Complimenti a Roma, sempre, alla fine della gara ho dato la mano a tutti i ragazzi ma secondo me questa è la più grande ingiustizia subita da quando alleno. Non ho fatto niente per meritarmi quel tecnico, una bellissima gara in supplementare non deve deciderla un arbitro, mi viene da piangere per i miei ragazzi perchè avevano già vinto. Dopo l’espulsione di Tucker, Roma era in profonda crisi, avevamo la gara in mano e vi prego di non chiedermi altro, non è giusto che una gara ripeto che sia decisa da un tecnico di un arbitro che forse si è visto in diretta televisiva.
Calvani
E’ stata una battaglia molto intensa, sono contento per la prestazione e per la vittoria, siamo stati bravi nel chiudere l’area ma Treviso ha avuto la freddezza di rigiocare anche la palla fuori, bravi loro a crearci dei problemi con dei tiri aperti che non siamo riusciti a tamponare a dovere, specie gli ultimi di Goree. Siamo però contenti perchè stiamo lottando, stiamo sempre dando il massimo eccezion fatta forse per Cremona, ma quello che mi piace che stiamo gestendo bene le situazioni azione dopo azione nella singola partita. Eppoi non voglio fare polemiche, rispetto tutti ma essendo stato chiamato un doppio fallo dovevano essere espulsi sia Tucker che Becirovic. A mio avviso siamo stati danneggiati ma non voglio polemizzare, abbiamo fatto uno sforzo mentale notevole e siamo stati bravi, forse anche un pò fortunati, questo sì ma ce lo siamo meritati.
Interviste di Djordevic, Calvani e Varnado
ACEA Virtus Roma – Benetton Treviso 102 – 99 dts
Parziali: 21-15; 13-15; 33-28; 16-25; 19-16
Progressione: 21-15; 34-30; 67-58; 83-83; 102-99
MVP: due nomi su tutti, Marcus Goree, quando la classe non passa col tempo e Jarvis Varnado, un autentico inferno per la difesa trevigiana. Il campione della Benetton ne mette 25 con una sequela impressionante di triple nei momenti torridi della sfida (4/4), con 31 di valutazione finale mentre il giovane centro dell’ACEA confeziona una prova impressionante per atletismo e presenza in area, 20 punti con 9 rimbalzi e 30 di valutazione. Menzione anche per Datome, 23 punti messi anche lui in momenti vividi della sfida con 23 di valutazione con 8 rimbalzi e Slokar, 20 di valutazione con 15 punti e ben 9 rimbalzi.
WVP: ci dispiace ma un giocatore come Becirovic non dovrebbe comportarsi come ha fatto. La sua classe pura non ha bisogno di questi mezzucci per affermare una superiorità tecnica indiscussa, provocando l’espulsione di un Tucker quasi incredulo di quanto accaduto per la simulazione di un colpo mai dato.
Fabrizio Noto/FRED