-Fotoinazione.it di Antonio Alfieri

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Virtus ROma Vs Caserta

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Roma disintegra Caserta nel finale

ROMA – Una Roma nuovamente straripante in casa, questa volta nell’ultimo periodo di gioco e non solo in tre di essi come contro Reggio Emilia, prende letteralmente a schiaffoni una Juve Caserta troppo dimessa e disunita da sembrare vera. Alla fine lo scarto dice -29 ed umilia la truppa Sacripanti aldilà dello spread che si è visto ad occhio nudo allorquando l’ACEA ha cominciato a battere forte sul tamburo del ritmo in difesa, grazie ad una zone-press che ha fatto letteralmente andare in bambola un buon Gentile, sino a quel momento, ed uno stranito Maresca, mai decisamente del tutto in gara.

Lawal vs Akindele, scontro in salsa nigeriana. Fotoinazione.it

E così, l’assatanata orda romanica, assaltava definitivamente il fortino della Juve costringendolo alla resa incondizionata, senza nemmeno l’onore delle armi.

Eppure per quasi tre periodi, dal momento cioè in cui Caserta si rimetteva in linea di galleggiamento verso la fine del terzo quarto per l’ultima volta prima del crollo risalendo dal -10 al -6, i bianconeri di Sacripanti avevano creato non pochi grattacapi ad una Roma forse un po’ sorpresa dalla tenacia e dalla tigna con cui Gentile & Co. reggevano il campo. Autori un ordinato e diligente Gentile; un ottimo Jelovac che, martellando dalla lunga e facendosi valere anche nel pitturato, costringeva Calvani a continui adeguamenti in difesa sul lungo serbo prima di trovare in Jones il suo giusto eversore; un presente Akindele, scrupoloso nel cercare di chiudere i varchi alle penetrazioni avversarie ma sempre pronto a finalizzare gli assist che gli arrivavano dallo stesso Gentile, Maresca e Chatfield assieme al lituano Jonusas; un gioco insomma onesto, tenace, senza molti fronzoli, sì…Con qualche forzatura ma comunque estremamente efficace, con Roma che non riusciva a capirci granchè, nonostante avesse già incontrato la stessa Caserta in pre-campionato per due volte ed averla puntualmente battuta.

Poi, ecco la zone-pressordinata da Calvani ed ecco la pressione su Maresca e Gentile e la straripante corsa dei capitolini che innescavano Goss, Dagunduro e Lawal (favoloso un duetto tra i due con il Pala Tiziano in delirio per i salti del centro in maglia bianca ad affondare a due mani nel canestro avversario), Taylor e finanche un ex-spento Jones che trovava, anche lui, gloria ed applausi. Caserta cedeva di schianto, senza nemmeno uno scricchiolio premonitore, per la gioia e la festa dei tanti tifosi di casa accorsi numerosi al Pala Tiziano.

Jones in entrata. Fotoinazione.it

Dall’altro lato del palazzo invece, lo stupendo pubblico bianconero, finalmente a Roma dopo anni di insensato divieto, non poteva che prendere atto mestamente della Caporetto e con il solito senso sportivo che lo contraddistingue da sempre, riusciva comunque ad estrarre dal proprio cuore un applauso più di pancia che di testa. Dice bene Sacripanti, se questa squadra non trova un play vero, adesso che anche Mordente sembra abbia dei problemi fisici, la stagione con questo roster rischia di diventare un calvario anche alla luce del crollo nervoso subito dopo aver visto Roma scappare via senza provare a reagire con determinazione e grinta.

Clamorosa ad esempio la brutta prova di Andrea Michelori, sembrato la brutta, brutta, brutta copia dell’ala forte guizzante e muscolare vista almeno sino all’anno scorso anche in Eurolega a Siena mentre se Chatfield non alza un po’ il livello del rendimento anche fuori dal Palamaggiò, non è chiaro quanto sia convenuto spendere un visto per un giocatore monodimensionale di rendimento come lui.

Roma invece gongola ma, a dirla tutta, nemmeno tanto. Come dirà un pacato e freddo Calvani a fine gara ribadito da Datome (sempre più leader di questo gruppo), il cammino è ancora lungo e siamo appena alla quinta di campionato ma come si fa a spiegare al coach romano che il popolo della Virtus è così stanco di sconfitte che brama vedere vittorie e, soprattutto, sognare in grande?

Goss vs Chatfield. Fotoinazione.it

Una squadra che comincia ad avere una fisionomia ben precisa questa ACEA. Un Datome che ormai rischia di diventare monotono con le sue prestazioni sempre più incredibilmente convincenti, oggi anche a servizio del gruppo con ben 7 assist; un Goss che cerca di aiutare Taylor in regia e che poi, quando decide di darci dentro, stronca l’avversario con dei canestri a dir poco chirurgici e recupera palloni a iosa contribuendo in maniera determinante alla vittoria di questa sera; un Czyz che parte forte e che poi lentamente lascia spazio al resto della squadra portando il suo mattone azione dopo azione; un Taylor sempre più calato nel run&gun quando deve e che non forza quando non deve, cercando di far giocare i suoi compagni; un Lawal a dir poco straripante a livello fisico e che se sarà aiutato nella sua crescita tecnica, potrebbe veramente diventare un domani un giocatore importante non solo in Italia; un Dagunduro ed un Jones che sembrano aver superato la fase di stallo nella quale si trovavano ed il solito Lorant a far legna; infine, un D’Ercole che sembra preciso come un orologio, segna con puntualità e che si sbatte in difesa come quasi mai visto finora.

Una bella Roma dunque ma soprattutto, se dobbiamo dirla tutta, un’aria positiva che si respira attorno a questa squadra come forse raramente abbiamo potuto testimoniare in questi 4 anni da quando viene seguita dal sottoscritto. Non sarà sicuramente l’anno in cui si vincerà lo scudetto ma perlomeno si vede giocare a basket con grinta, determinazione e voglia di fare: al momento non possiamo che fare i complimenti allo staff dell’ACEA, sperando che questo sia solo l’inizio del cammino.

Oleg Czyz ai liberi.

Vediamo la gara.

Primo periodo e Calvani riconferma Taylor come play titolare, Sacripanti parte con Gentile che risulterà uno dei migliori alla fine del quarto per la Juve.  Come preventivato alla vigilia, le difese prevalgono sugli attacchi con Datome che sembra però soffrire Jonusas, è lui che segna da tre all’inizio innescando poi Jelovac per un due+uno, 2-6 al 3° per gli ospiti. Czyz invece fa tutto lui, segna 7 punti da fuori e nel pitturato dimostrando che Milano è stata una parentesi negativa e nulla più. Roma però è fallosa, quarto fallo di squadra già al 4° contro gli zero di Caserta, ok l’aggressività però….. Bimane di Lawal da applausi con assist di Goss da un lato, idem ma ad una mano di Akindele dall’altro lato del campo, 9-10 al 5°. C’è ritmo, c’è gara, c’è voglia di battersi ed i cori del pubblico sono da palcoscenico di primo livello.  Poi c’è il festival della tripla con Lorant, Jelovac (ottimo anche da sotto), e l’immancabile neo-capitano Datome per un 15-15 al 6° ed un equilibrio che però Akindele spezza sempre da sotto, 15-17 e Calvani decide di parlarci sopra: Roma sembra aver smarrito la compattezza difensiva, favorendo così le scorribande di Caserta. Al rientro in campo Roma non sembra migliorare come aggressività difensiva e, tra l’altro, accellera qualche tiro di troppo dalla lunga. Gentile dal canto suo giostra bene i suoi, Jonusas gli da corda e la Juve regge più che bene l’impatto anche sotto le plance dove dovrebbe partire sfavorita. Ma L’ACEA si scuote: va per la prima volta davanti all’8° con 4 punti di fila di Datome eppoi allunga con una tripla di D’Ercole, 23-19 al 9° e subito dopo, su di un errore al tiro di Maresca, innesca una bellissima azione a furia di extra-pass con Czyz che sigilla il 25-19 a 57” dalla fine. Sacripanti ha visto troppo, chiama tempo inviperito, Caserta è apparsa improvvisamente con le gambe molli. Termina però così il primo periodo, con Akindele che riduce lo strappo a -4, 25-21.

Maresca al tiro.

Secondo periodo, le urla di Calvani si son sentite sino alla tribuna stampa, vuole più pick&roll e più decisione nei blocchi per i tiratori, Sacripanti invece appare sì teso ma deciso, non arrabbiato, del resto soli 4 punti al momento tengono Caserta in partita. Al rientro ecco Michelori e Mordente per la Juve però Roma scappa, 30-23 con una tripla di D’Ercole ma Chatfield, sinora assente, replica anche lui, 30-26 al 12° e Maresca lo imita, 30-29 al 13°. La Virtus vede ancora una coppia in campo, Jones-Dagunduro, che sembra incerta ad ogni possesso, specie l’americano che non perde occasione per domandarsi perché quel visto sia stato impiegato per lui. L’intensità sale e con essa cala la lucidità, purtroppo. Il giovane Cefarelli compie un fallo sciocco in attacco, anche questa volta imitato dall’altro lato del campo da…..Jones…E chi se no? Non si segna più, errori anche marchiani da sotto per Maresca e Czyz, da fuori per Taylor e Cefarelli, Caserta sembra accettare la sfida della corsa portata dagli avversari ma, inevitabilmente, paga dazio con Mordente che deve lasciare il campo al 16° per un risentimento muscolare all’inguine. Anche la terna arbitrale s’adegua allo scarso spettacolo offerto con decisioni poco chiare che scontenta il pubblico di casa. Poi si spezza “l’incantesimo”: Taylor da sotto e l’ottimo Jelovac da tre porta le squadre sul 32-32 al 18°. Ricompare Mordente sulla panchina bianconera mentre Calvani decide che Jones debba prendersi cura del serbo che tanti danni sta facendo dalla lunga e, udite udite, lo fa non bene ma benissimo. E Caserta ora sbaglia qualche tiro da sotto di troppo lanciando la 4×100 romana, come preannunciato in sede di presentazione, proprio quello che avrebbe dovuto evitare e Taylor prima e dopo Goss (sino a quel momento a zero nel tabellino), danno il nuovo +4 all’ACEA e Sacripanti chiama, ovviamente, tempo.  Il rientro in campo dei campani però è fiacco, forzature a go-go più falli in attacco al totem-Akindele, Roma non si fa pregare e scappa ulteriormente sino al 40-32. Maresca si fa addirittura fischiare infrazione di 5 secondi dalla rimessa, Sacripanti è decisamente fuori da sé dalla rabbia (!), e Goss sigilla il +10 per Roma a fil di sirena, 42-32, entrando nelle maglie nere della difesa casertana come il coltello caldo nel burro.

Michelori vs la difesa romana

All’intervallo la situazione della gara è chiara: Roma sembra essersi sciolta minuto dopo minuto, specialmente dopo aver risolto il “rebus” Jelovac da fuori mentre Caserta ha sempre di più progressivamente smarrito la fluidità offensiva, forzando anche tanto ma sbagliando troppo anche canestri ad elevata percentuale di realizzazione da sotto. Ed è mostruosa la valutazione di Datome che, silenziosamente, senza tanto dare nell’occhio, dice 24 con 11 punti all’attivo e con 6 falli subiti, 4 palle recuperate e 4 assist, cosa accadrà quando deciderà di “farsi vedere” di più in campo? Stupisce la capacità di Gigi di essere normalmente determinante però adesso dovrebbe anche un po’ rifiatare…Comunque, sempre Sua Maestà “Valutazione”, che di solito non mente mai, dice Roma 55, caserta 23 e l’Urbe ha anche all’attivo ben 12 assist.

Terzo periodo, Mordente è di nuovo a scaldarsi, bene, ma non potrà rientrare in campo. Jelovac, il migliore dei suoi, suona la carica con un gioco da tre punti, rimbalzo offensivo con canestro e fallo, bravo. Goss adesso non smette di segnare, Gentile anche, 44-37 al 22°. Taylor viene sostituito da D’Ercole mentre Datome la mette ancora dentro, da due questa volta. Janusas ora si perde, Goss gli rapina la sfera eppoi spara la tripla, 49-37 e massimo vantaggio per i capitolini al 23° che d’ora in poi non si guarderanno più indietro. Gentile fa coast-to-coast, poi ancora Datome e dopo Sacripanti ordina la zona. Akindele si rimette in gara a modo da suo mentre Goss perde banalmente la sfera e Gentile replica bucando la disattenta difesa romana, ora è il turno di Calvani fermare il tempo: i suoi sembrano aver fiutato aria di vittoria prima del termine e sa bene cosa accadrebbe se ciò si veirficasse (vedasi alla voce “Reggio Emilia”). Roma riperde palla al rientro in campo dopo il timeout, per sua fortuna Janusas spara sul primo ferro un tiro forzatissimo ma, con la palla di nuovo in mano, Roma fa ancora troppa confusione, infrazione di 24”. Lawal rientra assieme a Chatfield ed è il nigeriano a sbloccare i suoi, 53-45 al 27°, da post basso. Michelori non è in gara questa sera, commette un passi clamoroso che ne sancisce le difficoltà serali. Sacripanti richiama Janusas e rimette Maresca mentre Calvani ridà fiducia a Taylor facendo respirare Goss. Poi Akindele passa a….Calvani, di nero vestito….A bordo campo, ma Lorant, invidioso del bel gesto dell’avversario, la ripassa agli avversari cercando Datome in modo a dir poco indecente!  E  nell’azione successiva, sempre il centro nigeriano di Caserta tira senza nemmeno prendere il ferro: beh…Lasciamo perdere. Calvani rimette Dagunduro e Czyz con Goss, Roma recupera ben 3 rimbalzi ma non capitalizza (spettacolare uno zompo di Dagunduro che, recuperando la sfera, stupisce tutto il palazzo, allora è vero che se ‘sto ragazzo mette a posto il fisico farà divertire?), Caserta nemmeno, si va al terzo riposo sul 53-45 per un  periodo bruttino sostanzialmente finito 11-13 per gli ospiti.

Goss vs Chatfield

Ultimo periodo. Datome rifiata in panca, Mordente s’arrende sull’altro fronte  e Lawal fa un mezzo miracolo in entrata mentre il ferro beffa Janusas dalla lunga. Sul ribaltamento d’azione Taylor prende un canestro buono più fallo sempre in terzo tempo, 57-45 ma non converte il gioco recuperando la sfera a rimbalzo. Sempre Lawal poi va sino al tetto del palazzo ma…Dosa male il tiro e lancia letteralmente la sfera sul vetro! Ma se a questo ragazzo verranno insegnati i fondamentali…… Roma vola adesso, recupera palle a tutto spiano con una buona zone-press e sempre Taylor, uno contro zero assistito da Dagunduro, da il massimo scarto, 59-45, Caserta sta ammainando la bandiera e quando anche Jones fa goal da tre….Sacripanti decide che è tempo di fermare il cronometro ma la sensazione è che Caserta abbia già dato il meglio di se, 64-47 al 33°. Janusas ci crede, tripla ma è solo uno sprazzo, 5 punti Taylor e la partita si chiude con uno schiaccione di Lawal assistito da Dagunduro e Datome che stoppa un irriconoscibile Michelori, 71-50 al 35°. Caserta si scioglie come neve al sole, colpita prima ai fianchi e afflosciandosi lentamente a terra, un crollo inaspettato ed il restante minutaggio, cinque minuti, sono solo una passerella per i padroni di casa con un Jones sbloccato ed un piccolo incubo per i bianconeri, con il pubblico arrivato da Caserta ammutolito ma consapevole che questa squadra, al momento, non possa dare di più in trasferta.

Sacripanti

Sala Stampa

Sacripanti

Credo che senza nulla togliere al merito di Roma il punteggio sia abbastanza bugiardo per la gara che abbiamo fatto per 26, 27 minuti. Siamo stati travolti da una squadra che ha messo in campo nel finale un ossigeno che noi invece abbiamo smarrito, non siamo più rimasti dentro la gara anche mentalmente e siamo crollati. Due le fasi secondo me che han condizionato la gara: sul 32-32 siamo andati sotto di 10 alla fine del secondo periodo con molti errori nostri, poi quando al eravamo riusciti a ritornare sotto a -6 non siamo rimasti in gara a causa di tiri affrettati ed errori forzati. Sia chiaro, non voglio prendere in giro nessuno, non abbiamo giocato bene, siamo un po’ corti, loro han messo dentro un energia che noi abbiamo progressivamente perso, fattosi male anche Mordente. Ci mancava  quindi un play in più ed una guardia, io poi non ho trovato il modo per arginare Roma e per dare insieme forza ai miei. E’ avvilente perder e di 29, secondo me abbiamo fatto dei passi avanti in trasferta rispetto alle altre gare nonostante il pesante passivo e comunque dobbiamo capire cosa fare con il play, Marco Mordente dobbiamo vedere cosa abbia, una cosa è certa , qualcosa dovremmo fare. Roma ha fatto una bella squadra, gente che corre e che salta con anche esperienza, atleticamente mi ha impressionato parecchio ma, scusatemi, io vedo solo la mia di squadra per almeno 6 minuti. Ci ha anche penalizzato l’aver giocato troppo tempo con pochi uomini, abbiamo fatto tutto con poca energia, mi dispiace aver perso così dopo una settimana di lavoro intensa, fatta bene, e mi spiace per i tifosi venuti sin qui, abbiamo dato tutto quello che avevamo all’inizio poi eravamo come piantati per terra.

Calvani

Calvani

Siamo contenti del risultato, per come abbiamo completato la partita, in queste ultime gare avevamo perso un po’ il filo nel quarto finale. Nel primo abbiamo lasciato molte iniziative a Caserta, per distrazione e disattenzione sulle cose che avevamo preparato e questi sono errori gravi, c’è ancora molto da fare però poi abbiamo chiuso con una grande prova di forza.  A mio avviso abbiamo fatto bene poi nei quarti successivi concedendo poco in attacco a Caserta, i loro problemi non li conosco e, scusatemi, non posso saperli e non posso occuparmene. Sono molto contento per i tifosi, so quanto tenevano a questa gara, vanno a casa soddisfatti e la cosa mi fa solo grande piacere, siamo una squadra divertente ed il dettaglio mi fa ripeto gran piacere. Oggi anche la panchina ha fatto bene, a Milano siamo stati imbarazzanti per 31 minuti, io ero scontento per aver giocato solo 10 minuti in complessivo ma io non amo puntare mai il dito su nessuno. Ad esempio, Jones. La società mi sta facendo lavorare bene, non mi sta facendo sentire la pressione e lui sta piano piano risalendo la china, avete visto come la panchina ha esultato alla sua prima tripla e dopo anche alla seconda. Su Datome, cosa devo dire ? E’ un giocatore che fa 7 assist che secondo me sono anche più importanti dei punti che ha fatto. C’è gente poi che “tira” i ragazzi più giovani a fare di più, dettaglio molto importante ed io sono molto contento di questo. Comunque abbiamo perso 17 palle, troppe a mio avviso, si dovrebbe fare meglio perché e lì dove dobbiamo lavorare e non riesco a dire a che punto siamo come livello di gioco, non guardo queste cose.

A Cremona sarà dura, molto dura, dovremo confermarci in un ambiente che conosco bene dall’anno scorso.

Maresca

Il migliore di Caserta, Jelovac

Si fa fatica e fa male perdere una gara così, rispetto a domenica scorsa abbiamo fatto dei passi indietro sotto la chiave dell’intensità, non siamo riusciti a far nulla di quella che avevamo in mente di fare e non possiamo essere contenti di questo. Poi il malanno di Mordente ci ha penalizzato, ma dobbiamo stringere i denti ed andare avanti, dobbiamo pensare alla prossima partita fin da subito. Forse fuori casa siamo troppo fragili, abbiamo fatto sempre bene all’inizio poi, subendo qualche parziale passivo ci disuniamo e facciamo fatica a reagire. Tecnicamente non posso commentare oltre, la loro difesa e la loro aggressività ci ha condizionato troppo, come troppe sono state le palle perse. Personalmente poi non mi sono piaciuto, sono molto arrabbiato con me stesso ma sono pronto a ripartire, questo è sicuro. Può sembrare banale ma si deve lavorare ed andare avanti, senza abbattersi mai più di tanto.

 

Datome

L’MVP, Gigi datome

E’ bello essere qui dopo una gran gara come questa, una bella fotografia è stata Dagunduro che ha fatto 6 assist e non ha pensato ai punti personali quando ha dato quella palla a Lawal, nonostante sia indietro nella preparazione ed abbia bisogno di punti e di fiducia. Una bella gara, siamo stati bravi ad approfittare della situazione negativa di Caserta con anche il malanno di Marco Mordente, ed abbiamo avuto più voglia di azzannare la partita, sono soddisfatto della gara. Io sono soddisfatto di quello che sto facendo, mi godo il momento e sono molto felice, forse arriveranno momenti negativi e dobbiamo però non riposare sugli allori, abbiamo vinto una gara, niente di importante ma deve solo fungere da stimolo per proseguire meglio giorno dopo giorno eppoi una giornata come questa la posso solo che incorniciare lavorando ogni giorno per mantenere questo livello di rendimento. A che punto siamo? Quello di questa sera credo sia un bel livello, credo che Jones stia crescendo come Dagunduro, possiamo ancora migliorare anche se Caserta era un po’ in crisi ma se l’approccio resta questo possiamo fare qualcosa di bello.

ACEA Virtus Roma – Juve Caserta 86-57

Parziali: 25-21; 17-11; 11-13; 33-12

Progressione: 25-21; 42-32; 53-45; 86-57

Tabellini

MVP: Vabbè, bisogna ripeterlo ancora? Gigi Datome, 37 di valutazione con “soli” 18 punti all’attivo ma con 6 rimbalzi, 7 falli subiti, 4 palle recuperate e…..7 assist!!! Menzione per Jelovac, spina nel fianco di Roma nel primo periodo e giocatore molto interessante, chiude con 19 di valutazione e gli stessi punti di Datome.

WVP: Sulla sponda casertana c’è, purtroppo, l’imbarazzo della scelta ma tolto il -7 irreale di Michelori (non possiamo credere che Andrea sia quello visto questa sera), sorprende in negativo Chatfield, se si spende un visto per un extra-comunitario che non incide, la strada è ancora più in salita.

Fabrizio Noto/FRED

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